giovedì 4 maggio 2017


Inception

Trama:

Dom Kobb (Leonardo Di Caprio) è decisamente il miglior ladro in circolazione nel suo campo. Stiamo parlando di un molto particolare tipo di furto, però: la pericolosa e difficile arte di estrarre segreti rilevanti dall'inconscio durante la fase onirica, il momento in cui la mente abbassa tutte le sue difese e diventa vulnerabile. Questa abilità ne ha fatto un personaggio di rilievo nel mondo dello spionaggio industriale, ma il prezzo che ha dovuto pagare per la sua notorietà è di essere stato condannato a un'eterna fuga. Egli dunque è privato della possibilità di amare e di essere amato, finché non gli viene offerta una possibilità di redenzione e di uscita dal circolo vizioso. Questa volta però, Cobb e il suo team di specialisti, dovranno operare un totale ribaltamento di fronte e invece di sottrarre informazioni dovranno riuscire a crearne: invece di rubare semplicemente un'idea dovranno farla nascere, generarla da zero. La perfezione, applicata al crimine.

Curiosità
Il primo abbozzo della sceneggiatura di Inception data al 2002, quando, dopo aver completato Insomnia, Nolan presentò alla Warner Bros un trattamento di 80 pagine su un film horror basato sui sogni lucidi. Dopo aver chiuso Il Cavaliere oscuro, nel 2008, Nolan lo ripresentò alla Warner, con molte modifiche, che decise di acquistarlo.

Le riprese si sono compiute in sei stati e sono iniziate a Tokyo nel giugno del 2009 per concludersi in Canada nel novembre dello stesso anno.

Inception è stato un grande successo commerciale e ha totalizzato 800 milioni di dollari in tutto il mondo: il budget ufficiale è stato di 180 milioni di dollari.

Oltre ai quattro Oscar vinti - tutti premi cosiddetti "tecnici" - Inception ricevette altre quattro nomination: all'Oscar per il miglior film, all'Oscar per la miglior sceneggiatura originale, a quello per la miglior colonna sonora originale e a quello per la migliore scenografia.

La colonna sonora porta la firma di Hans Zimmer - già vincitore del premio Oscar per la musiche di Il Re Leone - che iniziò la sua carriera suonando le tastiere con il gruppo Buggles, che divenne celebre per la hit del 1979 Video Kills The Radio Stars. Zimmer aveva già collaborato con Nolan scrivendo le musiche per Il Cavaliere oscuro. Nel 2014 ha poi firmato quelle di Interstellar.

Commento:
inception secondo me è un film che deve essere guardato più di una volta per essere capito al meglio. È un film pieno di contenuti importanti, il fatto dei sogni che si può andare sempre più in fondo nel subconscio di una persona e restarne perfino intrappolati. Non è un concetto semplice e il film lo spiega piuttosto bene. Mi è piaciuto molto il fatto che per tornare nella realtà avessero bisogno di un totem, qualcosa di cui solo loro avessero conoscenza di tutte le caratteristiche, per tornare alla realtà e sapere che quello in cui erano era solo un sogno invece. Un argomento che tocca il film è stato la perdita di una persona, il fatto che il protagonista abbia perso sua moglie e che il suo ricordo rimanga perennemente vivo e lo accompagni ovunque, lui non vuole dimenticarla e vuole reprimere il suo senso di colpa per questo la tiene in vita nella sua mente, finché non rovina i piani e la lascia andare.

Informazioni sui sogni



venerdì 7 aprile 2017

L’apprendimento cognitivo

E’ stato rilevato che l’uomo, molto più degli animali, apprende anche osservando le azioni degli altri, immagazzinando la rappresentazione del comportamento e il suo esito (punizione o rinforzo) e, sulla base di esperienze precedenti, prevede l’esito di un comportamento (e dunque, la propria modalità futura di azione) di cui non abbia ancora avuta alcuna diretta esperienza.

Tale processo è stato definito "cognitivo", perché mette in gioco attività cognitive superiori come formazione di concetti e previsione ("aspettative)" di soluzioni ai problemi.
Ne è un esempio l’ " apprendimento ad apprendere ", che è quella capacità di apprendere un compito o risolvere un problema dopo aver avuto esperienza di compiti e problemi analoghi, e dopo essere entrati in possesso di strumenti cognitivi per prevedere gli esiti di determinati comportamenti




L’apprendimento cognitivo sarebbe legato alla formazione di vere e proprie " mappe cognitive " (Tolman), rappresentazioni interne che possono essere utili per comportamenti futuri.
Per dimostrarlo, s'è ipotizzata una forma di " apprendimento latente ", che avviene senza rinforzo e che rimane latente fino a quando non diventi necessario, come se alcune informazioni non utili al momento venissero immagazzinate e utilizzate al momento opportuno.


Altro esempio è l’ " apprendimento intuitivo " (o " insight "): esso venne sperimentato da Kohler sugli scimpanzé e consiste nel risolvere dei problemi che richiedono una soluzione indiretta (come prendere una banana con l’aiuto di un bastone); funziona come se avvenisse una "ristrutturazione del campo cognitivo" relativo al problema. Si tratta di una modalità efficace, ma affidata molto al caso.

Apprendimento osservativo (o " modeling ")
La teoria su questo tipo di apprendimento si deve a Bandura (1973), che studiò l’apprendimento di bambini in un asilo che ripetevano i comportamenti aggressivi degli adulti se posti in una condizione di frustrazione.
Queste ricerche hanno suscitato molto interesse per i comportamenti appresi attraverso i massmedia.
Il "modeling" è caratterizzato da 4 stadi:
1 attenzione : passaggio cruciale che può subire l’influenza delle caratteristiche del modello in termini di attrattività, affidabilità, somiglianza o competenza percepita;
2 ritenzione : per immagazzinamento;
3 riproduzione motoria : ogni qual volta capiti l’occasione;
4 motivazione : legata alle condizioni emotive dell’individuo.

Approfondimenti sul comportamento latente

giovedì 23 marzo 2017

A BEAUTIFUL MIND

Informazioni film:

Diretto da Ron Howard. Interpretato da Russell Crowe. Gran Bretagna 2001. Il film è ispirato all’omonima biografia di Sylvia Nasar.

Trama:

Il film racconta la storia di John Nash matematico, vincitore a soli diciannove anni di una borsa di studio alla Università di Princeton nel 1947, successivamente ricercatore al MIT di Boston e poi docente a Princeton, insignito nel 1994 del premio Nobel per l’economia in rela¬zione alle sue geniali intuizioni sulla “Teoria dei Giochi”.

I rapporti umani sono il tallone d’Achille del prestigioso matematico; nonostante ciò si sposa con Alicia, una giovane studentessa di Fisica. Nash ha solo un amico Charles, il suo compagno di stanza, che ha una nipote e passa il suo tempo con le formule matematiche.

Nella sua vita compare anche William Parcher un oscuro agente governativo che lo ingaggia per missioni segrete. In realtà i tre personaggi Charles, sua nipote e Parcher non sono nient’altro che allucinazioni: Nash, infatti è affetto da schizofrenia paranoide. Curato e assistito da sua moglie riesce a convivere con le allucinazioni,e tornando anche all’attività accademica.
 
Commento:
Questo film mi ha colpito e affascinato molto. Incredibile il modo in cui si può pensare che tutto vada bene, quando in realtà è tutto frutto dell'immaginazione. Mi piace il modo in cui hanno spiegato il tema della schizofrenia, cioè si questa malattia sarà per sempre persistente nella sua vita ma un modo per ignorarla c'è. Alla fine lui ci è riuscito a trovare la sua idea originale; questo è un esempio di come si può raggiungere qualsiasi obbiettivo si vuole, vincere ogni ostacolo e alla fine arrivare al traguardo felice di esserci riuscito, e di aver lottato per raggiungerlo, come ha fatto Nash contro la sua malattia. Una cosa che mi ha colpito molto è stato anche il fatto che lui facesse i suoi calcoli sulla finestra, credo che fosse un modo per far capire agli spettatori che non esistono più mondi che non vanno sovrapposti, cioè quello del lavoro o dello studio e poi quello della vita, delle relazioni con gli altri, ma vanno messi insieme perché il lavoro e lo studio poi servono nella vita sociale e nella vita al di fuori dallo studio.
Informazioni sulla vita di John Nash

giovedì 2 febbraio 2017


Attività della mente

La mente è una sorta di interfaccia tra l'individuo e il mondo, che dà senso alle cose, ossia stabilisce rapporti tra gli eventi, spiega quando accade, interpreta i fatti.
La mente fornisce costantemente un senso agli eventi, addottando spiegazioni già esistenti che chiamano modelli. Ogni popolo ogni cultura elabora i propri modelli e la propria visione del mondo. Quindi vediamo tutti le stesse cose ma le interpretiamo in modi differenti. I modelli si sviluppano a partire dall'infanzia, dunque il cervello continua a plasmarsi sulla base delle esperienze.
Quindi il nostro cervello si basa sull'esperienza, l'apprendimento e l'imitazione.
È interessante studiare come dall'infanzia la mente usi questi metodi.
Per approfondire:
 http://doc.studenti.it/appunti/pedagogia/modelli-mente-pedagogia.html

mercoledì 18 gennaio 2017

Cultura e Natura
Tutti noi pensiamo che: oceani, foreste, catene di montagne, sciami di api, branchi di ippopotami, fenomeni meteorologici appartengono alla natura e che invece: villaggi, città, mezzi meccanici, spettacoli teatrali e concerti di musica classica o popolare appartengono alla cultura. Un'eruzione vulcanica è sicuramente un fenomeno naturale; una guerra tra esseri umani è collocata tra fenomeni culturali. Ma anche tra natura e cultura c'è un collegamento. La cultura è variabile in base ai contesti e si esprime in forme del tutto originali  a seconda del posto presso le quali si sviluppa. Quindi si può dire che la cultura è la parte integrante della natura dell'uomo.
"Chi cerca la vita trova la forma, chi cerca la forma trova la morte"
Secondo me questa frase dice che: chi cerca la vita cioè tutto ciò che è vero, sentito, profondo, istintuale può cogliere la forma delle cose, può riproporle, può simularle. Colui che cerca invece solamente la forma non trasmette emozioni, impulsi vitali, coglie solo le sagome e dietro vi è il vuoto